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Il Giornalino del CRC – Giugno 2024

Eccoci arrivati all’ultimo numero di questa seconda edizione del CRC News, sembra sia passato così poco eppure siamo già al nono numero del nostro mitico giornalino!

Dato il caldo torrido che è arrivato, i nostri piccoli redattori in questo numero speciale hanno pensato proprio a Voi! Greta ci ha svelato il rimedio contro le zanzare: lo zampirone! Valerio e Marta hanno condiviso alcune ricette gustosissime: le bruschette per una cena veloce, fresca e gustosissima e dei mitici biscotti alla marmellata testati e approvati proprio dalla redazione!

Siete pronti per la prova costume? Mayla ovviamente si e infatti ci ha raccontato la storia dei costumi da bagno dal 1900 ad oggi, senza scordare le ultime tendenze del 2024! Non ci resta quindi che indossarli e tuffarci in acqua ma…qual è il vostro tuffo preferito? Siete curiosi di sapere quanti ne esistono e soprattutto qual è il preferito del nostro esperto sportivo?

Come dicevamo, fa così tanto caldo che quasi passa la voglia di uscire di casa ma non temete ci pensano Leonardo e Anastasia a consigliarvi serie tv e libri per l’estate. Per chi, invece, ha il coraggio di uscire, lo spettacolo degli STOMP al teatro olimpico è un’ottima idea, ve lo assicura Roli! Oppure una bella passeggiata e magari un buon gelato quello che più si addice al vostro segno. Non sapete qual è? lo potete leggere nell’oroscopo di Mia!

E infine, con le divertentissime barzellette di Gimmy vi auguriamo una buona estate!

Per leggere il numero di Giugno cliccate qui sotto, mentre per ascoltarlo seguiteci su Spotify dove nei prossimi giorni uscirà la quinta puntata del CRC News a portata d’orecchio!

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Grazie a tutti per averci seguito!

La redazione del CRC News 2024

 

 

 

 

 

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Il Giornalino del CRC – Maggio 2024

Per il mese di maggio i nostri piccoli redattori del Crc News si sono presi una pausa delle interviste ma non temete ci sono tantissimi consigli, recensioni e tanto altro!

Mia è ritornata a guardare le stelle studiando quale sia il mestiere più adatto ad ogni segno zodiacale. Gabriele, esperto sportivo, ci ha raccontato la sua esperienza da medaglia d’oro alla gara nazionale di karatè 2024.

Maggio, mese di fragole e dolcezze estive, Marta ci consiglia di non perderci la sagra delle fragole di Nemi, Valerio invece ha svelato la ricetta del ghiacciolo alla fragola, una merenda rinfrescante ideale per questo caldo inaspettato. E proprio perché il meteo non si fa capire, Mayla, esperta fashion, ci ha fornito una attenta guida dei migliori outfit per questa stagione così turbolenta.

Sapete perchè in Oriente di mangia con le bacchette? se siete curiosi, leggete l’articolo di Greta, esperta di scienze e curiosità dal mondo.

Per chi, invece, fosse interessato al cinema e alle serie tv ci sono le rubriche di Leonardo e Carolina. L’esperto di serie tv ha scelto “Komi can’t communicate”, una serie molto interessante ispirata ad un manga che racconta la storia di Shoko Komi, una ragazza che soffre di un disturbo della comunicazione. Carolina, invece, ci ha parlato del live action che uscirà a dicembre: “Mufasa: The Lion King”.

Per gli amanti dei fumetti e delle barzellette, questo mese Gianmarco, ha preso di mira i pirati: come si chiama il tipo di pesce che preferiscono? Scopritelo nel Crc News di maggio!

Per leggere il numero di Maggio cliccate qui sotto, mentre per ascoltarlo seguiteci du Spotify dove nei prossimi giorni uscirà la quarta puntata del CRC News a portata d’orecchio!

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Disturbi specifici dell’apprendimento: l’importanza della prevenzione

Intervista alla Dottoressa Valentina Guglielmi, Logopedista specializzata nei Disturbi del linguaggio e dell’apprendimento

Cosa sono i disturbi specifici dell’apprendimento? È possibile individuarne precocemente i fattori di rischio?

I disturbi specifici dell’apprendimento sono definiti dal DSM V come disturbi del neurosviluppo che riguardano la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente. 

La diagnosi di DSA può essere fatta alla fine della seconda classe primaria per il disturbo di lettura e scrittura (dislessia, disortografia e disgrafia) e al termine della terza per il disturbo del calcolo (discalculia). La diagnosi viene eseguita da un’equipe multidisciplinare che comprende vari specialisti di riferimento (il Neuropsichiatra Infantile, lo psicologo, il logopedista. il terapista della neuro e psicomotricità evolutiva) attraverso la somministrazione di prove standardizzate.

Successivamente alla diagnosi viene tracciato un percorso riabilitativo volto a supportare e/o a compensare le aree inficiate.

Ad oggi si parla ancora molto poco di prevenzione dei disturbi specifici dell’apprendimento.

Già durante la scuola dell’infanzia è, infatti, possibile individuare dei possibili fattori di rischio.

Monitorare il livello di sviluppo dei bambini di 3, 4 e 5 anni permette con sufficiente affidabilità, cioè, con una bassa percentuale di falsi positivi e di falsi negativi, quelli che risulterebbero a rischio di successive difficoltà scolastiche.

Quali sono i fattori di rischio dei disturbi specifici dell’apprendimento in età prescolare?

Sono a rischio i bambini che presentano caratteristiche quali:

  • un ritardo di linguaggio o disturbi del linguaggio nella componente recettiva e/o espressiva;
  • difficoltà nella motricità fine (intoppi dell’impugnatura della penna o difficoltà nell’utilizzo di oggetti come le forbici, nell’allacciarsi le scarpe o nell’abbottonare i bottoni);
  • difficoltà nella coordinazione e nell’integrazione visuo-motoria (problemi nella realizzazione spontanea o nella copia di una forma o di un disegno, difficoltà nel riprodurre una costruzione partendo da un modello, difficoltà nell’eseguire percorsi grafici con la matita, difficoltà nel fare puzzle)
  • difficoltà nell’acquisizione delle competenze metafonologiche
  • difficoltà nell’acquisizione dei prerequisiti alla matematica
Cosa sono le competenze metafonologiche?

Verso i 4-5 anni si assiste ad una stabilizzazione del sistema fonologico e il bambino completa il repertorio dei suoni che compongono il linguaggio parlato.

Durante l’ultimo anno della scuola materna il bambino acquisisce una consapevolezza fonologica globale e, se opportunamente stimolato, inizia a manipolare i suoni del linguaggio, cominciando dalle unità più rilevanti: le sillabe.

La capacità di compiere per via uditiva una buona analisi dei suoni che costituiscono il linguaggio viene definita metafonologia e riguarda la discriminazione, la classificazione, la fusione e la segmentazione dei suoni.

Nello specifico il bambino impara a:

  • dividere in sillabe una parola (segmentazione sillabica)
  • unire/mettere insieme le sillabe per formare una parola (sintesi sillabica)
  • saper individuare la sillaba iniziale di una parola e riconoscere una rima
  • discriminare due parole che iniziano con lo stesso suono o con suoni differenti

L’italiano è una lingua trasparente, nella quale esiste una correlazione tra l’aspetto acustico dell’informazione e il codice grafemico corrispondente. Per tale motivo, le abilità metafonologiche sono considerate l’indice predittivo più affidabile dell’apprendimento del codice scritto.

Quali sono i prerequisiti della matematica?

L’intelligenza numerica è la capacità ci comprendere il mondo che ci circonda in termini di numeri e quantità.

Sappiamo che la caratteristica che la rende così importante per lo sviluppo è la sua precocità. Nasciamo già con la predisposizione a sviluppare il senso del numero e comprenderlo dal punto di vista concettuale.

È importante stimolare i bambini piccoli per rafforzare lo sviluppo delle abilità numeriche.

Già da scuola dell’infanzia è possibile proporre attività specifiche:

  • conteggio (contare da 1 a 20 e da 10 a 1)
  • riconoscere e denominare i numeri da 1 a 9
  • scrivere i numeri da 1 a 5 (capita spesso che i numeri vengano scritti al contrario come se li guardassimo allo specchio. In questo caso i bambini hanno bene in mente il numero e sanno scriverlo ma bisogna correggere l’orientamento spaziale)
  • seriazione di numeri (mettere in ordine i numeri da 1 a 5)
  • completamento di seriazioni (sapere quali numeri mancano in una serie)
  • saper confrontare quantità diverse e sapere quale è di più e quale è di meno
  • indicare la corrispondenza tra il numero scritto in codice arabico e la quantità fino al 9
  • ordinare oggetti dal più grande al più piccolo e viceversa
  • comparare due numeri e indicare quale è maggiore (sempre fino al 9)
Qual è il ruolo della scuola?

Molte delle attività svolte dalla scuola materna, soprattutto durante l’ultimo anno, dovrebbero avere come finalità l’acquisizione dei prerequisiti necessari per affrontare con successo l’apprendimento della letto-scrittura e del calcolo.

Parliamo di stimolazione delle abilità visuo-percettive e grafo-motorie propedeutiche all’aspetto esecutivo della scrittura, di stimolazione di competenze linguistiche, in particolare quelle metafonologiche e di stimolazione delle abilità numeriche.

L’insegnante deve saper osservare, valutare, intervenire

È fondamentale, dunque, cercare di diffondere il più possibile una collaborazione tra clinici, insegnanti e famiglie per promuovere programmi di screening nelle scuole ed iniziare, prima ancora dell’ingresso nella scuola primaria, un training di potenziamento con finalità preventive.

La testimonianza della dott.ssa Daniela Lomasto, insegnante di sostegno in una scuola primaria:

 

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Il Giornalino del CRC – Aprile 2024

Solo questo mese sul CRC News un reportage esclusivo del nostro esperto di storia e arte, Abraham, rientrato da pochi giorni dal suo amato Ecuador!

Tra gli approfondimenti: Fashion Mayla ci racconta lo stile e l’eleganza di Elsa Schiaparelli, inventrice del rosa Shocking; BioGreta, invece, ci svela il significato della frase: “Hai la memoria di un pesce rosso!”. Che dite, sarà vera?

La penna di TigerGimmy questo mese, tra uno starnuto e l’altro, ha dato vita a due fumetti divertentissimi!

A farci venire l’acquolina in bocca ci hanno pensato Valerio e Marta: il nostro Chef ha preparato per la redazione una crostata alle fragole senza glutine, leggera, gustosa e decisamente di stagione! La nostra critica gastronomica, invece, ha trovato i gusti di gelato più pazzi del mondo tra cui gorgonzola, carbonara, pizza e persino carne!

Anche questo mese tanti ospiti che hanno risposto alle nostre domande: Leonardo ha intervistato Claudia Gusmano, attrice protagonista della serie tv Netflix “Guida astrologica per cuori infranti”. Anastasia ha conosciuto Irene Scarpati editrice della Biancoenero edizioni di cui aveva già recensito l’ultimo libro uscito: Topè.

Di primo, secondo e terzo tempo hanno parlato Gabriele e Jacopo, l’istruttore di rugby dei Rugbytots di Roma che ha svelato alcuni trucchi e strategie da utilizzare in campo! Carolina ha incontrato Enrico Acciani, un regista esordiente, e il suo alter ego, Al Verde, cantautore e artista seguitissimo!

Anche questo mese dovrete fare a meno del Mi-oroscopo ma non temete, dopo aver incontrato Fabio Bruni, meglio conosciuto come OROSCOPOSTACCE, Mia è pronta con tantissimi consigli e strumenti per tornare a osservare gli astri e a scrivere dei segni!

Per leggere il numero di Aprile cliccate qui sotto, mentre per ascoltarlo seguiteci du Spotify dove nei prossimi giorni uscirà la terza puntata del CRC News a portata d’orecchio!

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Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo 2024

La Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, istituita nel 2007, il 2 aprile di ogni anno, è un’iniziativa internazionale volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’autismo e promuovere l’accettazione e l’inclusione delle persone autistiche nella società.


L’autismo è un disturbo neurologico che influisce sul modo in cui una persona percepisce il mondo e interagisce con gli altri. Questa giornata offre un’opportunità importante per educare le persone sull’autismo, sfatare miti e pregiudizi, e promuovere una migliore comprensione e supporto nei confronti delle persone autistiche e delle loro famiglie.

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Il Giornalino del CRC – Marzo 2024

Tantissime interviste esclusive nel numero di marzo del CRC News, siete pronti?

Ad aprire le danze sono Carolina e Andrea Settembre, un giovane, simpatico, promettente cantante dalla voce dolce, delicata ed espressiva, come ci racconta la nostra esperta di spettacolo. Mia, invece, ha intervistato Marco Gerosa, l’astrologo delle star che le ha svelato tante curiosità a proposito dell’astrologia, sua passione da tanti anni ormai.

Riccardo Gaspari è stato intervistato da Marta, esperta della rubrica food. E’ lo chef e proprietario di Sanbrite, un ristorante di cortina d’Ampezzo che ha una stella Michelin verde, voi sapete che significa? Leggete l’articolo e lo scoprirete! Tiger Gimmy questa volta ci ha sorpresi e invece che disegnare ha intervistato un vero e proprio fumettista che ci è venuto a trovare al CRC! Si chiama Francesco Artibani e scrive e disegna personaggi e storie di Topolino, di lupo Alberto e di tanti altri cartoni.

Mayla e Greta hanno optato per argomenti green questo mese. Per la rubrica Fashion: La moda sostenibile mentre per la rubrica scientifica: il cambiamento climatico ispirata dalla bellissima foto di Nima Sarikhani “Letto di ghiaccio”.

Penne pungenti, Leonardo e Anastasia hanno recensito serie e libri senza fare sconti a nessuno. Voto 2 per la serie interattiva “Scuola di Sopravvivenza” di Bear Grylls, “troppo ripetitiva” secondo il nostro esperto di serie tv. Invece, Anastasia ha adorato il libro Topè di Roberto Piumini edito da Biancoenero edizioni, una casa editrice molto speciale.

Per la rubrica sport, Gabriele ci ha parlato del Setterosa, la nazionale italiana femminile di pallanuoto. Infine, dato il periodo, Valerio ha scelto di cucinare e condividere la ricetta del coniglietto di cioccolato, perfetto per augurare a tutti una Buona Pasqua!

Per leggere il numero di Marzo cliccate qui sotto, mentre per ascoltare gli articoli letti dalle terapiste andate su Spotify, il Crc News è a portata d’orecchio!

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Caregiver, genitori e insegnanti: i protagonisti della Giornata europea della logopedia 2024

Il 6 marzo è la Giornata Europea della Logopedia, un’occasione per riflettere sull’importanza della comunicazione e celebrare il lavoro straordinario dei logopedisti. Quest’anno, la Federazione dei Logopedisti (FLI) dedica particolare attenzione ai caregiver, talvolta famiglie e insegnanti, riconoscendo il loro ruolo cruciale nel supportare i bambini con disturbi del neurosviluppo.

Il Caregiver nel trattamento logopedico

Secondo le statistiche, circa un milione di caregiver in Italia assiste pazienti con disturbi del linguaggio, fornendo loro sostegno nelle cure logopediche. Queste figure svolgono un ruolo fondamentale come partner comunicativi, utilizzando approcci codificati come il Communication Partner Training o la Comunicazione Aumentativa Alternativa per favorire il dialogo e l’interazione.

Il sostegno dei caregiver è particolarmente prezioso in caso di disturbi come l’afasia o le difficoltà comunicativo-linguistiche, dove agiscono come veri e propri ponti comunicazionali. Inoltre, nei casi di disturbi della deglutizione, i caregiver forniscono un aiuto essenziale nell’organizzare e gestire i pasti secondo le indicazioni del logopedista, garantendo la sicurezza e il benessere della persona assistita.

L’importanza della collaborazione

Le famiglie sono spesso i primi educatori dei bambini e hanno un’influenza significativa sul loro sviluppo linguistico e comunicativo. Come figure di riferimento, svolgono un ruolo cruciale nel fornire un ambiente favorevole e nel supportare l’intero processo di diagnosi, trattamento e gestione dei sintomi associati a tali disturbi. Offrono sostegno emotivo e psicologico, contribuiscono alla formazione di una solida autostima, aiutano i bambini ad affrontare le sfide quotidiane e li guidano nel gestire lo stress legato ai loro disturbi.

La collaborazione con professionisti della salute, quali logopedisti, psicologi e terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva per garantire, sviluppare e implementare strategie terapeutiche efficaci, personalizzate sulle esigenze specifiche di ogni bambino.

Ognuno di questi attori gioca un ruolo unico nel percorso di guarigione del bambino e la loro collaborazione può fare la differenza nel raggiungimento degli obiettivi terapeutici.

Genitori e insegnanti possono diventare parte attiva nell’implementazione delle strategie terapeutiche, sotto la guida dei professionisti della salute e attraverso percorsi di counseling genitoriali e Teacher Training. Questo coinvolgimento può riguardare l’uso di tecniche mirate per supportare il linguaggio e la comunicazione, offrendo un contributo concreto al percorso di trattamento.

In alcuni casi, si veda ad esempio il Project ImPACT, metodo ideato dalla Prof.ssa Brooke Ingersoll, il genitore ha un ruolo centrale nella riabilitazione del bambino, guidato dallo specialista, mette in atto le strategie di intervento terapeutico. Il modello, infatti, prevede la formazione del genitore che, dopo un periodo con l’operatore, sarà in grado di stabilire e raggiungere obiettivi, svolgendo autonomamente la terapia con il proprio figlio.

Genitori e insegnanti

I disturbi dell’apprendimento, come la dislessia e la discalculia, possono rappresentare sfide significative per i bambini nel contesto scolastico e sociale. Anche in questo caso, i genitori e gli insegnanti giocano un ruolo fondamentale nel supportare il bambino nel suo percorso educativo.

I caregiver possono collaborare con i logopedisti e altri professionisti della salute per identificare le difficoltà specifiche del bambino e sviluppare strategie di intervento personalizzate. Attraverso un approccio multidisciplinare e un sostegno continuo, i genitori e gli insegnanti possono aiutare il bambino a superare le sfide e a raggiungere il suo pieno potenziale. Dovranno essere sensibili alle esigenze individuali e collaborare attivamente con i logopedisti per implementare le strategie terapeutiche anche a scuola.

La formazione degli insegnanti sull’identificazione precoce dei disturbi del linguaggio e sull’adozione di approcci inclusivi è fondamentale per garantire un ambiente educativo accogliente e stimolante per tutti i bambini.

L’ambiente scolastico

Un altro aspetto cruciale è la creazione di un ambiente di apprendimento positivo e inclusivo, soprattutto per i bambini con disturbi dell’apprendimento. Gli insegnanti, in particolare, svolgono un ruolo chiave in questo contesto, adottando approcci educativi differenziati e sensibili alle singole esigenze.

Promuovere l’inclusione sociale è un’altra sfida importante. Genitori e insegnanti devono lavorare in tandem per garantire che i bambini si sentano accolti e inclusi nella società. Questo può comportare la creazione di eventi e attività inclusivi e l’educazione dei coetanei sulla diversità e l’accettazione.

Nel caso di diagnosi comportamentali (ADHD, DOP), i caregiver e gli insegnanti devono essere particolarmente attenti nel fornire un ambiente strutturato e supportivo per il bambino. Essi possono contribuire ad adottare strategie di gestione del comportamento, stabilire limiti chiari e coerenti, offrire un sostegno emotivo e aiutare il bambino a sviluppare abilità di autocontrollo, di risoluzione dei problemi e di gestione dello stress.

Il coinvolgimento attivo dei caregiver e degli insegnanti è essenziale per il successo del trattamento e il benessere complessivo del bambino. L’adozione di un approccio collaborativo e multidisciplinare può fare la differenza nel garantire un sostegno completo e mirato, favorendo così una migliore qualità di vita per il bambino e la sua famiglia.

Inoltre, è fondamentale che queste figure monitorino i progressi e si assicurino che il trattamento prescritto venga seguito con attenzione. Questo costante feedback è cruciale per adattare il trattamento alle mutevoli esigenze dei bambini.

Genitori e insegnanti nel trattamento della Balbuzie

La balbuzie è un disturbo della fluenza del linguaggio che può influenzare significativamente la comunicazione e l’autostima di un individuo. Nel trattamento della balbuzie, i caregiver, in particolare i genitori e gli insegnanti, giocano un ruolo chiave. Gli studi hanno dimostrato che l’atteggiamento e la reazione del caregiver possono influenzare notevolmente il modo in cui il bambino affronta e gestisce la sua balbuzie.

Lavorare in maniera integrata, anche sul contesto ambientale in cui l’individuo è inserito è fondamentale, al fine di ottimizzare l’efficacia dell’intervento terapeutico, modulando i fattori ambientali, affinché essi si configurino come dei facilitatori e delle risorse protettive per l’individuo (Ruben, 2000)

Alcuni studi hanno ipotizzato che: “un’attitudine negativa, mostrata dai genitori […] possa indurre nel bambino sentimenti negativi, favorendone la strutturazione di un quadro sindromico persistente. (Brutten e Shoemaker, 1967; Van Riper, 1982).

Inoltre, è stato rilevato che i genitori dei pazienti balbuzienti mostrano una maggiore tendenza a instaurare con i propri figli scambi verbali insoddisfacenti caratterizzati da frequenti interruzioni e/o correzioni e l’utilizzo soprattutto di domande e comandi diretti.

Per questo è importante intervenire, i genitori e gli insegnanti devono essere formati per fornire un ambiente di supporto e accettazione al bambino che balbetta. Attraverso l’uso di strategie di comunicazione efficaci e attraverso l’incoraggiamento positivo, i caregiver possono aiutare il bambino a sviluppare una maggiore fiducia nelle proprie abilità linguistiche e a gestire la sua balbuzie in modo più efficace.

Sensibilizzare gli insegnanti nei confronti delle possibili difficoltà dei bambini, rappresenta un elemento protettivo rispetto al buon inserimento nel gruppo classe e al prevenire ed evitare fenomeni di bullismo. Introdurre attività integrate, elaborate dagli insegnanti in sinergia con le figure sanitarie, può favorire una maggiore conoscenza e quindi desensibilizzazione degli alunni verso il disturbo.

In conclusione

I caregiver, compresi i genitori e gli insegnanti, svolgono un ruolo insostituibile nel trattamento dei disturbi del neurosviluppo. La Giornata della Logopedia del 2024 ci offre l’opportunità di riconoscere e celebrare il loro impegno e la loro dedizione nel garantire il benessere e il successo dei trattamenti. La collaborazione tra caregiver e professionisti della salute è fondamentale per fornire un supporto completo e mirato, favorendo così una migliore qualità di vita per i bambini e le loro famiglie.

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Il Giornalino del CRC – Febbraio 2024

Il numero di febbraio della redazione del Crc News è finalmente online! Nuove interviste, recensioni, ricette, consigli e tanto altro scritte e realizzate dai nostri piccoli giornalisti.

Conoscete Disventure camp? Leonardo l’ha adorata tanto da dargli il massimo dei voti, 5 su 5, nella sua recensione. Anastasia, invece, ha letto i fantastici libri per bambini di Nicoletta Costa e in esclusiva per noi ha realizzato il suo primo personaggio.

Una sorpresa golosa per Marta che ha recensito il cubo cornetto o cubetto come lo ha soprannominato, ripieno di crema al cioccolato e dalla forma insolita. Sempre di dolci ci ha parlato Valerio che in tema con la festività del mese, ha cucinato le frappe di Carnevale con una piccola eccezione, sono dietetiche!

Sempre di Carnevale hanno parlato anche Mayla che ci ha raccontato quali sono state i costumi più indossati, Mia con il suo oroscopo: ad ogni segno una maschera e Giammarco con due barzellette divertentissime.

Sempre sul pezzo Gabriele ci ha parlato di Sinner, tennista italiano, numero 3 al mondo, vincitore degli Australian Open. Greta si è data alla ricerca: il megalodonte era o non era il più grande squalo mai esistito?

Abraham, da storico esperto di fori e antichità, ci ha portato a Bacoli dove da pochissimo è stata scoperta una villa imperiale romana. Carolina, infine, ha intervistato in esclusiva per noi l’attrice teatrale Francesca Demarchi che le ha dato tantissimi consigli…siete curiosi?

Per leggere il numero di Febbraio cliccate qui sotto, mentre per ascoltare gli articoli andate su Spotify, il Crc News è finalmente udibile!

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Il Giornalino del CRC – Gennaio 2024

Un numero spaziale: l’edizione di gennaio 2024 del CRC News ci porta su Marte con un’intervista esclusiva all’ingegnere della NASA Giuseppe Cataldo!

I nostri redattori questo mese hanno scritto di moltissimi argomenti passando dal nuoto con lo speciale su Gregorio Paltrinieri curato da Gabriele, esperto di sport, alle città più Green d’Italia di cui ci ha parlato Abraham.

Tra i piatti del mese: la pasta al sugo dello Chef Valerio, la cucina vegana e quella vegetariana con la lista dei migliori ristoranti selezionati da Marta e infine l’oroscopo culinario di Mia che ha dedicato ad ogni segno zodiacale un piatto tipico invernale.

Adesso nelle sale, Il ragazzo e l’airone, del regista giapponese Hayao Miyazaky, ha conquistato il cuore della nostra critica cinematografica, Carolina che gli ha dato un 4,5 su 5. Leonardo, invece, ha recensito la serie tv che vede protagonista Michelle Obama: Waffles + MOCHI.

Finalmente la neve ha cominciato a cadere, siete pronti per andare in settimana bianca? Fashion Mayla ha per voi alcuni consigli per fare la valigia al meglio! E se non vi piace sciare, tranquilli, c’è il fumetto di Tiger Jimmy!

Infine, due bellissime interviste realizzate dai nostri piccoli redattori: Anastasia ha conosciuto la scrittrice Giuditta Campello che le ha presentato il coniglietto protagonista e ispiratore di alcuni dei suoi più famosi libri. Greta, invece, ha intervistato Giuseppe Cataldo, l’unico ingegnere italiano della NASA che ci ha parlato della sua missione su Marte!

Per leggere il numero di Gennaio cliccate qui sotto.

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Terapie di supporto: benefici e applicazioni cliniche dello Yoga della Risata

Ridere porta più ossigeno ai tessuti, rinforza il sistema immunitario, allevia il dolore, abbassa lo stress, aiuta a proteggersi dai disturbi cardiaci, dal diabete, dall’artrite, dall’emicrania e dai tumori. Per questo, agli inizi degli anni Novanta in India, nacque lo Yoga della risata, sviluppato dal Dottor Madan Kataria e oggi diffuso in tutto il mondo.

Quando ridi cambi e quando tu cambi, tutto il mondo cambia con te. (Dr. Madan Katari)

Si tratta di una ginnastica a tutti gli effetti: esercizio fisico fatto di tecniche e pratiche ripetute, che combina la tecnica yogica del Pranayama (respirazione), con la risata.

Dopo brevi esercizi fisici e di respirazione, sotto la guida di un leader opportunamente formato, si simula la risata in modo vigoroso, al suono di “ho ho ha ha ha”. La pratica viene effettuata in gruppo, comincia come una finta risata ma ben presto si trasforma in autentica e contagiosa e può continuare per mezz’ora o anche più.

I bambini riescono a ridere da 300 a 400 volte al giorno, gli adulti soltanto 15.

Si può imparare a ridere? Per farlo occorre avere senso dell’umorismo?

Lo Yoga della risata si basa sul principio scientifico secondo cui il corpo non distingue tra una vera risata e una risata indotta. Per cui: si, si può imparare a ridere e no, non occorre senso dell’umorismo. Qualunque espressione motoria del corpo genera un’emozione corrispondente a livello mentale e quindi produce gli stessi benefici fisiologici e psicologici, come pura conseguenza dell’azione.

FAKE IT UNTIL YOU MAKE IT

La ricerca medica mostra che, anche quando si simula la risata o si finge di essere felici, l’organismo produce ugualmente le sostanze chimiche legate alla felicità. Secondo i Principi della Programmazione Neuro Linguistica non c’è quasi nessuna differenza tra pensare di fare qualcosa e farla veramente.

Nello specifico, ripetendo un comportamento del corpo per un certo periodo di tempo, la mente comincia a generare risposte automatiche. Il corpo impara a produrre una reazione simile a quella autentica senza che siano coinvolti razionalità e consapevolezza, principio di condizionamento (Pavlov).

Analogamente, anche il cervello umano può essere condizionato con l’esercizio ripetitivo, il corpo comincia a reagire di riflesso, prima che la parte consapevole dell’intelligenza possa razionalizzare e pensare.

Ridere aiuta a rimuovere timidezza e inibizioni, ad aprirsi e a cogliere il lato comico delle situazioni, come conseguenza si sviluppano senso dell’umorismo e comicità. Cambiando la qualità dei pensieri, si provoca un cambiamento anche a livello fisico. Viceversa, se si modifica un comportamento del corpo, si può sperimentare lo stesso cambiamento a livello mentale.

Lo yoga della risata ha la capacità di sincronizzare corpo e mente, mantenendoli in armonia. La generazione di sentimenti positivi e di una generale sensazione di benessere cambiano la visione stessa della vita.

Praticare lo Yoga della risata ripetutamente, battere le mani, cantare all’unisono “ho ho ha ha ha” e fare affermazioni positive come “molto bene, molto bene, yeah!” condiziona il cervello che di conseguenza sviluppa nuove connessioni neuronali responsabili della chimica della felicità.

I benefici dello Yoga della risata

 Numerosi studi hanno confermato l’efficacia del ridere e il suo potere terapeutico per la salute fisica, mentale ed emotiva.

  • Risolleva il morale: favorisce il rilascio di endorfine dalle cellule cerebrali
  • Porta benefici per la salute: riduce lo stress e rinforza il sistema immunitario
  • Porta benefici per il lavoro: aumentare l’ossigenazione al corpo e al cervello ne migliora efficienza e prestazioni: Ci si sente carichi di energie e più produttivi del solito.
  • Funziona da collante sociale: facilita la relazione e favorisce la condivisione e l’empatia.
  • Aiuta a ridere anche nelle situazioni difficili: si guadagna forza nelle avversità, si stabilisce un meccanismo che aiuta a mantenere un atteggiamento mentale positivo, indipendentemente dalle circostanze.

La respirazione

Spesso a causa dello stress e di uno stato mentale negativo, tendiamo a trattenere il respiro, ciò porta a una mancanza di ossigeno e a un accumulo di anidride carbonica nel sangue, a sua volta causa di ansia, stress e reazioni emotive. Respirare più a lungo permette di liberare la maggior parte dell’aria residua nei polmoni, portando così più aria fresca e più ossigeno al successivo ciclo respiratorio. Di fatto, quando ridiamo stiamo espirando, tutte le cellule polmonari si aprono e aumenta la capacità respiratoria, detta anche capacità vitale.

Sotto stress, la maggior parte delle persone respira senza usare il diaframma. Gli esercizi di Yoga della Risata e di respirazione yogica stimolano il movimento del diaframma e dei muscoli addominali. Questa pratica permette di attivare il sistema nervoso autonomo, detto sistema parasimpatico, responsabile del rilassamento. Si può disattivare la risposta allo stress, semplicemente imparando a muovere il diaframma attraverso una corretta respirazione. L’esercizio più importante dello Yoga della Risata ovvero il canto “ho ho ha ha ha” aiuta a focalizzarsi sui muscoli addominali, in modo da imparare ad allenare il diaframma e a ridere con la pancia.

Neurochimica della risata

 La risata è un fenomeno complesso che coinvolge una varietà di aspetti, tra cui aspetti emotivi, sociali e neurochimici. La neurochimica della risata si riferisce alle reazioni chimiche che avvengono nel cervello e nel corpo quando ridiamo. Ecco alcuni aspetti chiave della neurochimica della risata:

  • Rilascio di endorfine ed encefaline: le endorfine sono sostanze chimiche prodotte dal cervello che agiscono come analgesici naturali, contribuiscono a ridurre la percezione del dolore e della tensione e inducono una sensazione di rilassamento e serenità. Le encefaline esaltano il sistema immunitario, stimolando una maggiore produzione di anticorpi (Center of Public Health di Loma Linda, California).
  • Aumento dei livelli di serotonina, un neurotrasmettitore che regola l’umore. Livelli più elevati di serotonina sono associati a una maggiore sensazione di felicità e benessere.
  • Riduzione dei livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, contribuisce a una sensazione di rilassamento e può avere effetti positivi sulla salute cardiovascolare.
  • Stimola la produzione dibetaendorfine (analgesici prodotti dall’organismo), protegge dallo stress e dalle sue conseguenze svolgendo una vera e propria funzione di antidoto.
  • Attivazione del sistema servoso parasimpatico, responsabile del rilassamento e del riposo. Ciò contrasta con l’attivazione del sistema nervoso simpatico durante situazioni di stress. (respirazione diaframmatica)
  • Coinvolgimento del nucleo Accumbens, una regione del cervello coinvolta nelle ricompense e nei piaceri, è attivato durante la risata. Per questo, ridere è associato a sensazioni di gioia e gratificazione.
  • Aumento del flusso sanguigno al cervello, migliora così l’ossigenazione, la nutrizione delle cellule cerebrali e il sistema. “Ridere aiuta ad aumentare il numero delle cellule Natural Killer (NK), un tipo di cellula che ha la funzione di uccidere i virus e aumentare il livello di anticorpi. I ricercatori hanno dimostrato che a seguito di una terapia della risata il livello di anticorpi (immunoglobina A) aumenta nelle mucose del naso e delle vie respiratorie, negli apparati, cioè, che per primi svolgono una funzione difensiva contro virus, batteri e micro-organismi.” (dott. Lee S. Berk, dell’Università di Loma Linda, California, USA)
  • Coinvolgimento di specifici neurotrasmettitori nel cervello, tra cui la dopamina, che è coinvolta nel sistema di ricompensa e motivazione.

Secondo gli studi della psicoterapeuta Annette Goodheart, la risata indotta viene interpretata dal corpo come autentica, quindi stimola la produzione di molecole della felicità che raggiungono le cellule dell’organismo stabilizzando il sistema ormonale e rafforzando quello immunitario. Allenarsi a ridere senza motivo, come fosse un esercizio, produce quindi effetti salutari sul nostro organismo.

Cosa avviene durante una sessione di Yoga della Risata?

In India, le sessioni di Yoga della Risata sono praticate quotidianamente, nei paesi occidentali, invece, ci si incontra su base settimanale oppure ogni 15 giorni. Normalmente, una sessione dura un’ora, nella quale si ride, si respira e si fanno esercizi di stretching per circa 30 minuti, seguiti dalla Meditazione della Risata e dal rilassamento guidato (15 minuti ciascuno). Ogni sessione

è guidata da un leader o un insegnante certificato, che controlla la sessione, spiega e dà le istruzioni per completare i diversi esercizi.

Step principali:
  • Battere le mani palmo contro palmo per stimolare i punti energetici
  • Respirazione profonda per il rilassamento
  • Coltivare la giocosità per mantenere l’entusiasmo
  • Esercizi che stimolano la risata

Trattandosi di una pratica strutturata, esistono diverse tecniche per ridere senza bisogno di barzellette, umorismo o comicità, come ad esempio:

  • La risata del saluto: il gruppo può fare un gesto di saluto secondo la propria cultura di appartenenza mentre si ride. A seguire, si battono le mani e si canta “ho ho ha ha ha” per 5-6 volte, poi si eseguono due respirazioni profonde.
  • La risata di cuore: dopo l’esercizio “ho ho ha ha ha” i partecipanti eseguono la risata di cuore, il leader dice “1,2,3…” e tutti cominciano a ridere contemporaneamente, si aprono le braccia e si ride aprendo il petto.
  • La risata del frullato: si immagina di tenere in mano due bicchieri di latte o di caffè e, sotto la guida del leader, si versa il contenuto da un bicchiere all’altro emettendo suoni come “Aeee aeee…”, quindi si ripete accompagnando con il suono. Infine, si ride fingendo di bere il frullato.

 Le tecniche sono tantissime, non resta che provarle!

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