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Il Giornalino del CRC – Giugno 2023

La redazione è lieta di annunciare l’uscita dell’ultimo numero della prima edizione del CRC News!

Protagonisti di questa edizione giganti, farfalle, star del cinema e cantanti e la nostra Repubblica.

Vi siete mai chiesti come chiamereste una libreria tutta vostra? La nostra esperta di libri ha intervistato per noi il suo libraio di fiducia – Enzo Peparini – che le ha svelato i segreti del mestiere e raccontato del suo amore per il mondo della lettura.

Dall’EUR ad Ostia antica, dai parchi avventura, ai concerti, alle mostre in giro per la città, i nostri inviati hanno visitato luoghi e provato nuove esperienze tra cui “Cinecittà si Mostra” passeggiando tra set cinematografici e vestiti di scena, il concerto di Niccolò Fabi tenutosi in un’atmosfera magica tra colonne e resti dell’Antico Teatro Romano di Ostia e il Tour Street Food dove assaggiare prelibatezze dall’Italia e dal Mondo.

E a proposito di mondo questo mese l’esperta d’oroscopo ci consiglia meta e stagione preferita da ogni segno. Tra gli approfondimenti del mese: la stampa 3D, le onomatopee e la storia della Repubblica Italiana, della sua festa e del suo stemma con tante curiosità scovate dalla nostra reporter.

Il nostro esperto di scienza ha imparato a ricavare il colore dagli ortaggi e ha scoperto il ciclo di vita delle farfalle, mentre tra le cronache del nostro temutissimo critico è capitato l’anime “L’attacco dei giganti“.

Per leggere il numero di Giugno cliccate qui sotto.

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Il Giornalino del CRC – Maggio 2023

La redazione del CRC News è lieta di annunciare un nuovo numero!

Ospiti di questa edizione, la scrittrice Roberta Rizzo (in arte Moony Witcher) e l’imprenditrice Elizabeth Reale. Con Moony, abbiamo viaggiato in mondo fantastici, scoperto come scrivere un romanzo e svelato alcune curiosità sulla sua straordinaria carriera. Ringraziamo sentitamente Moony, per il prezioso tempo dedicatoci e per averci concesso di sbirciare nel suo mondo, tanto amato da bambini e ragazzi di tutto il mondo. Passiamo alla volta di Elizabeth Reale, co-fondatrice dell’agenzia Moi Models Mangement, che ci ha spiegato cosa voglia dire fare moda in Italia oggi e che ringraziamo per la sincera disponibilità.

Neanche questo mese i nostri inviati sono rimasti con le mani in mano e hanno visitato per voi le mostre “The World of Banksy” dedicata all’enigmatico artista e il nuovissimo evento “Ipotesi Metaverso”. Di certo, non potevamo perderci l’evento del mese, l’incoronazione di Carlo III, seguita e commentata per voi dalla nostra reporter.

Siamo stati inoltre ospiti di Cinebimbicittà, all’insegna di due laboratori in cui scoprire le ricette più famose nel mondo del cinema e i segreti del green screen. Il nostro esperto di scienza è andato invece alla ricerca di curiosità scientifiche su un alimento diffusissimo sulle nostre tavole: le uova.

Abbiamo il piacere di presentarvi in anteprima il progetto “Stop, finta e tiro” ideato dal dott. Lorenzo Bertucci, la dott.ssa Caterina Dondini e il dott. Emiliano Ridolfi, un modo innovativo e divertente di fare riabilitazione. Sempre all’insegna dello sport, arriva in soccorso la nostra esperta con consigli personalizzati per ogni segno.

Annunciamo infine una nuova rubrica con barzellette ideate e disegnate dalla nostra Eleonora!

Per leggere il numero di Maggio cliccate qui sotto.

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Il Giornalino del CRC – Aprile 2023

Il CRC News torna con un nuovo numero e un ospite d’eccezione molto speciale!

Questa edizione parte all’insegna di gustosi consigli: ad ogni segno il proprio piatto preferito. Il nostro esperto culinario avrà seguito i suggerimenti? Ha provato per noi la Deep Dish di Chicago, riuscendo ad accaparrarsi una delle 35 pizze in edizione limitata.

E dopo una sostanziosa merenda, non c’è niente di meglio di un giro in bicicletta, scoprendone i vantaggi (e qualche curiosità) con degli outfit studiati dalla nostra stylist di fiducia. In alternativa, potete sempre optare per una serata al cinema. Non sapete quale film scegliere? Fatevi guidare dal nostro critico.

Ci addentriamo, poi, nel mondo della cultura con l’artista romano Stefano Bolcato, che ringraziamo per la sua disponibilità. Cosa hanno in comune l’arte e i famosissimi LEGO? Lo ha chiesto per noi la nostra Aurora, che si è cimentata anche in una prova di disegno.

E gli altri reporter, dove saranno andati? Per chi vuole rimanere in città, consigliamo una visita al Museo della Civiltà di Roma o una gita fuori porta alla scoperta del pittoresco borgo di Sant’Angelo, a pochi kilometri dalla Capitale.

Concludiamo con dei preziosi consigli di lettura, un aggiornamento sulle ultime novità tecnologiche e curiosità sulle migliori barzellette da sfoggiare con amici e parenti.

Facciamo i complimenti a tutti i ragazzi, che ogni mese si cimentano in attività sempre nuove ed emozionanti.

Per leggere il numero di Aprile cliccate qui sotto.

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Il Giornalino del CRC – Marzo 2023

La redazione del CRC News è lieta di condividere il numero di marzo!

Tra le pagine di questa edizione, troverete rubriche per tutti i gusti. Partendo da un’accurata selezione degli snack più golosi, passando poi ai preziosi consigli di lettura della nostra esperta e, per perché no, ad un approfondimento di informatica. Con la bella stagione alle porte non poteva mancare un oroscopo un po’ speciale, in cui scoprire la meta più adatta al vostro segno.

Dove saranno andati invece nostri giovani reporter? Solo per voi, hanno visitato la Real Bodies Leonardo’s Anatomy Exhibition, per poi immergersi nella mostra Lego più grande d’Europa. Ma è nel centro di Roma che si nasconde un laboratorio per giovani aspiranti stilisti.

Non sono mancati degli ospiti d’eccezione!

Abbiamo avuto il piacere di intervistare gli attori Riccardo Alemanni, Riccardo D’Alessandro e Andrea Lintozzi, che ci hanno svelato i segreti del piccolo e grande schermo con delle anticipazioni sulla loro prossima avventura teatrale. Infine, siamo stati ospiti all’inaugurazione della mostra “Flesh: Warhol & The Cow” incontrando Regina Schrecker, impreditrice di alta moda e musa ispiratrice di Andy Warhol.

Il CRC News approda anche in tv, partecipando alla diretta del programma Amore Giallorosso di GOLD TV per un viaggio dietro e davanti le telecamere.

Ancora una volta, facciamo i complimenti ai ragazzi, per la loro ineasuribile voglia di mettersi gioco e per la loro professionalità.

Per leggere il numero di Marzo cliccate qui sotto.

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Cura

L’intervento riabilitativo del bambino sordo

“È raro incontrare due bambini uguali” esordisce così la dott.ssa Matilde Maria Marulli, logopedista specializzata nell’intervento riabilitativo del bambino sordo, referente al CRC del Polo Sordità.

Quando si parla di ipoacusia o sordità, infatti, la perdita uditiva e la conseguente compromissione del linguaggio sono solo una parte degli aspetti che caratterizzano un bambino e che indirizzano l’orientamento riabilitativo.

Nell’elaborare un piano di trattamento, infatti, l’equipe multidisciplinare non può prescindere dal considerare la storia clinica del bambino, la sua storia familiare e il contesto sociale di cui fa parte (comunità segnante/udente).

Epidemiologia, definizione e classificazione del disturbo

Secondo i dati più recenti pubblicati dall’OMS nel 2018, oltre il 5% della popolazione mondiale, circa 466 milioni di persone, ha una riduzione dell’udito.
Secondo il report 2018 del Censis in Italia sono 7 milioni le persone con problemi di udito, che corrispondono all’12,1% della popolazione.

Con il termine ipoacusia si definisce il deficit uditivo che può interessare uno o entrambi gli organi deputati alla ricezione (mono/bilaterale) e può essere classificata sulla base di diversi criteri:

  • La sede della lesione
  • L’epoca di insorgenza
  • L’eziologia
  • La gravità del danno percettivo

In base alla sede della lesione, l’ipoacusia può essere centrale o periferica.
Nel primo caso, la soglia uditiva è pressoché nella norma, mentre risultano alterati i meccanismi di elaborazione nervosa ed encefalica del suono.
Nel secondo caso, invece, il danno è localizzato a livello dell’orecchio e, a seconda delle strutture coinvolte, si distingue in: ipoacusia trasmissiva, ipoacusia percettiva o neurosensoriale e ipoacusia di tipo misto.

L’ipoacusia può essere definita poi in base all’epoca di insorgenza (sordità congenite o postnatali), all’eziologia (sordità genetiche o acquisite) e al grado di compromissione degli organi di cui si compone l’apparato di percezione.

Esistono diverse scale di valutazione del grado di sordità in relazione all’entità della perdita uditiva.

Il CRC, in linea con le linee guida BIAP (Bureau International di Audiophonologie), fa riferimento ai seguenti parametri:

  • sordità lieve (con una perdita che va dai 20 ai 40 decibel)
  • sordità media (con una perdita che va dai 41 ai 70 decibel)
  • sordità grave (con una perdita che va dai 71 ai 90 decibel)
  • sordità profonda (con una perdita che è uguale o maggiore di 91 decibel).Misura decibel per intervento riabilitativo del bambino sordo

In relazione al grado di perdita uditiva si possono osservare poi compromissioni di entità differente sul sistema linguistico.

In caso di perdita uditiva lieve, la compromissione del linguaggio sarà irrilevante.
Una perdita moderata o grave, avrà come conseguenza un disturbo di linguaggio di severità proporzionale al grado di perdita uditiva.
Il linguaggio risulterà, invece, assente in caso di sordità profonda.

La proposta del CRC per l’intervento riabilitativo del bambino sordo

L’ intervento terapeutico proposto al CRC sposa il concetto di “presa in carico globale” inteso come il processo integrato e continuativo che garantisce il governo coordinato degli interventi. Questo per favorire la riduzione del disturbo, l’inserimento scolastico, sociale e lavorativo dell’individuo, orientato al più completo sviluppo delle sue potenzialità (Prima Conferenza Nazionale delle Politiche dell’Handicap, 1999).

Pertanto, la presa in carico del paziente con ipoacusia neurosensoriale deve essere precoce e deve prevedere:

  • Un approccio multidisciplinare
  • La collaborazione con le persone e gli istituti che si occupano della salute e dell’educazione del soggetto con ipoacusia (famiglia, insegnanti, scuole, clinici specialisti e pediatri). Ciò ha il fine ultimo di promuovere la formazione di una rete che lavori in modo integrato.

Il trattamento si deve caratterizzare per:

  • specificità: il training deve aver come scopo il miglioramento delle specifiche componenti che risultano deficitarie;
  • sistematicità: il training deve prevedere interventi continuativi e ripetuti. Per verificare gli esiti dell’intervento è consigliabile controllare i risultati dopo circa tre-quattro mesi;
  • efficacia: il trattamento efficace consente di migliorare l’evoluzione del processo più della sua evoluzione naturale attesa. Il trattamento va regolato quindi sulla base dell’effettiva efficacia dimostrabile e va interrotto quando il suo effetto non sposta la prognosi naturale del disturbo.

I metodi di riabilitazione

Nella selezione del metodo di riabilitazione, va tenuto conto di quanto la deprivazione sonora abbia influenzato e influenzi lo sviluppo globale del paziente. Ma anche dell’ambiente sociale in cui il bambino vive (ambiente di udenti/sordi o integrato, famiglia di lingua straniera etc.).

Tre, secondo quest’ottica, sono gli approcci maggiormente utilizzati:

  • Oralismo
  • Metodo bimodale
  • Bilinguismo

Tutti i metodi oralisti condividono l’esclusione, nell’educazione al linguaggio parlato e scritto, di qualsiasi uso dei segni.
Essi puntano da una parte sull’allenamento acustico, per aiutare il sordo a utilizzare al massimo i suoi residui uditivi, dall’altra sul potenziamento della lettura labiale su cui si basa la comunicazione.

Nel metodo misto o bimodale si utilizza l’italiano segnato (IS): la parola vocale è accompagnata dal segno corrispondente, pur lasciando inalterata la struttura della lingua verbale.
‘Bimodale’ significa doppia modalità e infatti nella metodologia bimodale vengono utilizzate la modalità acustico-verbale, poiché si parla, e la modalità visivo-gestuale, perché si segna.
È utilizzata pertò un’unica lingua: l’italiano.

In pratica, quando si parla con il bambino sordo, si dà un supporto gestuale a tutto quello che viene detto. I segni divengono così un supporto che il bambino usa quando non è ancora abbastanza padrone del linguaggio verbale, per poter rispettare le stesse tappe evolutive del bambino udente.

Il bilinguismo prevede, infine, la concomitanza di lingua orale e lingua dei segni italiana (LIS). Al logopedista, sarà necessario affiancare un assistente alla comunicazione che usi con il bambino la LIS.

Una volta selezionato il metodo, viene condiviso con tutta l’equipe, che lo applicherà in funzione degli obiettivi prefissati per le singole aree di intervento.

Un approccio multidisciplinare all’intervento riabilitativo del bambino sordo

L’approccio multidisciplinare è quello che porta maggiori benefici. Ecco perché il bambino viene seguito, nel suo percorso, dal logopedista, dal terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva e – ove ritenuto necessario dal neuropsichiatra infantile – dallo psicologo.

L’intervento sul bambino sordo è spesso supportato dall’introduzione di un percorso che coinvolga, a vari livelli, il nucleo familiare e, principalmente, i genitori (o il caregiver).

Nello specifico, possono essere previsti tre differenti tipologie di intervento:

COUNSELING GENITORIALE

Accompagnamento della coppia genitoriale alla comprensione della diagnosi e all’utilizzo di uno stile educativo adeguato alle esigenze del bambino.

PARENT TRAINING

Intervento psicoeducativo mirato a sostenere i genitori nella gestione degli aspetti comportamentali del bambino.

TERAPIA MEDIATA DAL GENITORE

Intervento che permette ai genitori di interagire in maniera efficace con il bambino, favorendone lo sviluppo delle competenze comunicative e sociali e incidendo di conseguenza sul senso di autoefficacia del genitore.

La teleriabilitazione nell’intervento riabilitativo del bambino sordo

Con l’avvento della pandemia, il CRC si è impegnato a convertire la maggior parte degli interventi in presenza in modalità a distanza. Ancora oggi, che la situazione è quasi del tutto rientrata, la teleriabilitazione continua ad essere uno strumento valido e utilizzato.

Le modalità secondo cui il Centro, in linea con le indicazioni della comunità nazionale e internazionale, opera a distanza sono le seguenti e vengono individuate sulla base dell’età, delle competenze raggiunte e dal livello di compromissione del bambino.

Tipi di teleriabilitazione

Sincrona

Presuppone l’interazione tra operatore e utente nello stesso tempo attraverso delle piattaforme online. Il feedback è immediato.

Tale modalità è preferibile negli interventi che hanno come obiettivo la riabilitazione cognitiva o il potenziamento cognitivo di funzioni specifiche (memoria, attenzione e funzioni esecutive.
Utile anche nella psicoeducazione genitoriale, ossia in quelle occasioni in cui il terapeuta emette risposte verbali e comportamentali in situazioni “ecologiche” per il bambino, ponendosi come modello per i genitori.
Questi potranno, successivamente, discutere nel counseling l’applicazione di tali risposte ed operare un cambiamento funzionale nelle modalità educative, integrando tali risposte e favorendo la generalizzazione delle competenze.

Asincrona

Presuppone che l’interazione fra operatore e utente avvenga in un momento temporale differente.

Il terapeuta invia il materiale di terapia (strumenti per la ricerca visiva, problem solving, materiale da usare per l’attenzione uditiva in collaborazione con il terapeuta) o le richieste di attività da svolgere.

Il feedback è posticipato al momento di restituzione del lavoro da parte della famiglia.

Mista

Intervento in modalità sincrona a cui segue un programma di attività di rinforzo e homework discussi successivamente in incontri prestabiliti.

 

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Il Giornalino del CRC – Febbraio 2023

La redazione del CRC News riparte con delle novità!

Nel primo numero di questo nuovo anno, i nostri giovani reporter si sono impegnati per dar vita ad un numero ricco di curiosità e rubriche inedite. Avete bisogno di un consiglio di moda? Non sapete se gli astri sono a vostro favore? Siete indecisi su che film guardare al cinema? E che dire, poi, del meraviglioso mondo delle serie tv e dei libri? Se siete curiosi di saperne di più, questo è il giornale che fa per voi!

Le sorprese non finiscono qui!

Alcuni di loro, ci hanno portato per le vie della Capitale, diventando i nostri occhi e le nostre orecchie. Grazie alle preziose testimonianze dei nostri inviati, abbiamo potuto visitare una mostra dedicata a Leonardo Da Vinci, ci siamo immersi nel mondo di Van Gogh, abbiamo riscoperto le storiche meraviglie del Foro Romano e degustato la famosa millefoglie di Cavalletti.

Complimenti ai ragazzi, che hanno saputo arricchire ogni pagina con originalità e spirito critico.

Per leggere il numero di Febbraio cliccate qui sotto.

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Il Giornalino del CRC – Natale 2022

La redazione del CRC News non si ferma nemmeno nel mese di dicembre.

Questa volta i nostri giovani reporter si sono impegnati per elaborare un numero tutto a tema natalizio. Non si sono limitati agli aspetti più conosciuti di questa festa, ma sono andati a cercare curiosità e aneddoti che in tanti ignorano.

Nel Giornalino troverete la storia di come è nata la tradizione di regalare il bastoncino di zucchero bianco e rosso. Oppure un interessante articolo sulle renne.

Complimenti ai ragazzi che hanno saputo trovare tante storie particolari.

Per leggere il numero di Natale cliccate qui sotto.

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Formazione

Project ImPACT: un modello per trattare l’autismo mediato dal genitore

Il Project ImPACT – Improving Parent as Communication Teachers – è un intervento mediato dal genitore rivolto a bambini con deficit nell’area delle abilità sociocomunicative, con particolare riferimento al Disturbo dello Spettro Autistico (ASD).

Questo modello è stato sviluppato da Brooke Ingersoll, professore associato della facoltà di psicologia della Michigan State University e Anna Dvorcsak, logopedista basata a Portland nell’Oregon.
Il Project ImPACT rientra nella categoria dei NBDI, Naturalistic Developmental Behavioral Interventions che sono considerati tra gli approcci più efficaci nell’intervento dei bambini con ASD dalla prima infanzia ai sei anni. Viste le sue potenzialità spesso viene anche impiegato con bambini più grandi (fino ai 12) con compromissioni significative nell’area linguistica e cognitiva.

Un approccio terapeutico mediato

L’intervento, come sottolinea il suo nome, pone al centro la diade genitore-bambino. Il ruolo del genitore è, in un simile contesto, fondamentale per promuovere abilità come:

– il coinvolgimento sociale
– l’attenzione congiunta
– l’imitazione
– il gioco funzionale e il gioco simbolico

Il Project ImPACT offre ai professionisti una guida dettagliata per insegnare ai genitori ad usare le strategie dell’intervento naturalistico evolutivo comportamentale (NBDI) all’interno di attività significative.

Il genitore viene coinvolto nella terapia assumendo un ruolo di promotore attivo del cambiamento nel bambino.

Questo avviene mettendo in atto un supporto continuo e specifico volto allo sviluppo di una serie di abilità. Il tutto avviene in una cornice naturalistica, prevalentemente orientata al gioco, che concorre a rendere piacevole e motivante l’interazione.

Il Projet ImPACT integra diverse tecniche di intervento, tratte dagli approcci evolutivi e comportamentali, che mirano allo sviluppo o potenziamento delle abilità sociali nei bambini con ASD o disturbi correlati. 

Il Project ImPACT in Italia

Fino al 2021, il Project ImPACT nel nostro Paese era un modello di cui si parlava nei libri o negli articoli scientifici. Un modello cui rivolgersi guardando necessariamente oltreoceano.

Il CRC incontra per la prima volta la professoressa Ingersoll, in occasione del convegno “La Teleriabilitazione nei Disturbi del Neurosviluppo: esperienze cliniche e di ricerca ai tempi del COVID-19”.

L’evento, organizzato dal Centro nei primi mesi di pandemia, era rivolto a tutti i colleghi che, in quel periodo, erano rimasti privi di strumenti per svolgere la propria professione.
Il focus del convegno era la telemedicina.

Nel corso di quella giornata formativa sono intervenuti una serie di esperti, ognuno dei quali ha parlato dell’applicazione della telemedicina in un ambito specifico dei Disturbi del Neurosviluppo.

Come modello di intervento per l’autismo, fu scelto il Project ImPACT, un metodo che vedeva nel genitore il primo riabilitatore del proprio bambino.

Un beneficio doppio per i bambini e per i genitori

Da poco, la teleriabilitazione era entrata a far parte della nostra professione.
Uno degli aspetti più positivi per le famiglie, oltre la possibilità di avere una continuità terapeutica, era proprio il loro maggiore coinvolgimento. Molti genitori riferivano di sentirsi più abili nella gestione del proprio bambino. 

Una visione che il CRC ha sempre condiviso ed auspicato con grande forza.

Abbiamo capito quindi che il Project ImPACT ci avrebbe permesso di mantenere questo trend. Perciò ad aprile 2021 abbiamo organizzato, per primi in Italia, un corso di formazione sul “Project ImPACT” con traduzione simultanea in italiano. 

Durante le cinque giornate abbiamo approfondito la conoscenza non soltanto del metodo ma anche della sua co-ideatrice, Brooke Ingersoll. Alla fine del corso è stato quindi naturale proporle di tradurre in italiano il suo manuale.
La Ingersoll ha accettato entusiasta!

Al CRC riteniamo sia fondamentale offrire alle nostre famiglie con bambini nello Spettro Autistico uno strumento che apporti  benefici a genitori e bambini contemporaneamente.
E uno strumento come il Project ImPACT, con la supervisione del professionista, permette agli stessi genitori di farsi garanti di quei benefici.

Dal progetto alla pubblicazione

Individuiamo nella Erickson la casa editrice perfetta da avere al nostro fianco per realizzare questo progetto.

Prendiamo accordi con la Responsabile Innovazione Area Didattica e psicoeducativa, Silvia Moretti, che ci assegna una squadra di professionisti ad hoc.
Sono le persone che hanno lavorato per curare la traduzione e l’editing del manuale.

Siamo ad aprile 2022, un anno dopo il primo corso di due livelli del Project ImPACT Workshop, due anni dopo il primo convegno in cui Brooke aveva parlato del suo metodo.

Iniziamo, insieme ai nostri colleghi del Polo Autismo, guidati dal dott. Christian Veronesi, i lavori di supervisione delle traduzioni. Un’opera questa che ha richiesto ben sei-sette mesi.

E finalmente, all’inizio di dicembre nelle librerie online e virtuali,  sono disponibili i volumi “Insegnare le abilità sociali ai bambini con autismo e altri disturbi dello sviluppo – Project ImPACT”.
È una pubblicazione divisa in due volumi: il manuale di parent coaching e la guida per i genitori. 

Il libro è il primo tassello della storia del Project ImPACT in Italia.

Nel primo semestre del 2023 partiranno i primi corsi volti a formare professionisti in grado di applicare il metodo.
Grazie a ciò che apprenderanno saranno capaci di formare i genitori a prendersi cura, con strumenti adeguati, dei propri bambini speciali. 

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Il Giornalino del CRC – Prima edizione

Al CRC siamo sempre in cerca di modi originali e creativi per creare percorsi sempre migliori atti ad affrontare e gestire la Dislessia e gli altri Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA).

Tra le tante attività che portiamo avanti per aiutare i nostri piccoli pazienti nello svolgimento delle loro terapie, abbiamo pensato ad un nuovo laboratorio: il Giornalino del CRC – CRC News.

Ogni ragazzo, assieme al proprio terapista, progetta e scrive un articolo su un tema a sua scelta.

Può parlare di scienza, arte, sport; qualsiasi cosa lo appassioni.

Successivamente, in gruppo, i ragazzi lavorano come una vera e propria redazione per revisionare e comporre il giornalino.

Un grazie di cuore va ai nostri collaboratori le Dott.sse Valentina Belli, Manuela Calanca, Elena Michetti e Lisa Scordino che hanno deciso dedicarsi a questa nuova sfida.

Siamo molto orgogliosi dei nostri “giornalisti in erba” che con la enorme creatività si sono impegnano al massimo per pubblicare un giornale che non ha nulla da invidiare a quelli veri.

Per leggere il numero di Ottobre cliccate qui sotto.

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Le “Mini – Olimpiadi”: il volto inedito della riabilitazione al CRC

Lo scorso 9 luglio, si è tenuta la prima edizione delle Mini – Olimpiadi organizzate dal CRC – Centro, Ricerca e Cura. L’iniziativa nasce dal desiderio di permettere ai bambini di sperimentare – divertendosi con i loro coetanei, in un contesto differente rispetto alla stanza di terapia – le competenze acquisite durante il percorso riabilitativo. 

Ad ospitarci, l’Istituto Comprensivo “Matteo Ricci”, dove 24 dei nostri piccoli pazienti hanno preso parte ad attività di gruppo, nel corso delle quali è stato possibile lavorare oltre che sulle singole competenze, anche sulle abilità sociali.

Al Centro, infatti, siamo alla continua ricerca di nuove e stimolanti attività finalizzate ad accrescere l’efficacia e l’efficienza terapeutica, in contesti non convenzionali e altamente motivanti.

Mini – Olimpiadi: vision, attività e foto della giornata

Con questo spirito, nascono le “Mini – Olimpiadi” in cui i bambini divisi in tre squadre – omogenee per età, caratteristiche e competenze – e guidati dai loro terapisti si sono cimentati in esperienze psicomotorie che richiamino abilità specifiche (ad esempio mira e afferramento, equilibrio statico e dinamico) già supportate nel setting terapeutico, attraverso percorsi, gare a coppie, gare di velocità, tornei e molto altro (cfr. Il programma ufficiale delle Mini – Olimpiadi).

Mamme e papà hanno potuto assistere alle performance dei propri figli, finendo addirittura per lasciarsi coinvolgere nel gioco finale, dove – inseguiti dai bambini – dovevano sfuggire alle loro grinfie, trovando rifugio in una tana improvvisata, nel gioco dei gatti e dei topi. A coronamento della giornata, i piccoli atleti sono stati i protagonisti indiscussi della cerimonia di premiazione, ricevendo ognuno un attestato e una medaglia da mostrare con orgoglio alla propria famiglia.

Si ringraziano tutti i nostri operatori che – forti di uno spirito di squadra consolidato nel tempo – hanno dato vita a un programma ricco di attività. In particolare, si ringraziano: la dott.ssa Giuliana Geusa – promotrice dell’iniziativa – la dott.ssa Carlotta Spizzichino, la dott.ssa Letizia Giordano, il dott. Lorenzo Bertucci, la dott.ssa Elena Michetti, la dott.ssa Gaia Di Giamberardino, la dott.ssa Caterina Dondini, la dott.ssa Giulia Marucci, la dott.ssa Chiara Ragucci e le tirocinanti Francesca De Falco e Elena Sartori per la collaborazione. Si ringraziano anche a tutti i colleghi che, dietro le quinte, hanno dato il proprio contributo alla realizzazione dell’evento.

Un sentito ringraziamento alla dottoressa Carmela Lalli – Assessora ai Diritti alla Scuola, Crescita Culturale, Turismo e Sport del IX Municipio di Roma della precedente amministrazione – per il prezioso supporto nella fase iniziale di progettazione e al professor Francesco Rossi – Preside dell’Istituto Comprensivo “Matteo Ricci”- per aver accolto l’iniziativa e averci accordato l’utilizzo degli spazi della scuola. Un ringraziamento va, infine, a Paolo Patriarchi che si è fatto tramite per garantire la riuscita dell’iniziativa.

IG: @CRC_Centroricercaecura

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